I furti di macchine da cantiere e movimento terra non accennano e, anzi, dall’inizio del 2024 sono sempre più frequenti e in costante aumento, sebbene da qualche mese questa tendenza sembra essersi leggermente attenuata e mostrare nuove dinamiche. Tra le più colpite ci sono sia le imprese edili sia i servizi di noleggio, con conseguenti perdite economiche e grosse difficoltà operative nel servizio dei propri committenti o clienti.
Tali furti si verificano sia quando i macchinari sono dislocati nei cantieri, sia quando si trovano nei depositi delle imprese edili o dei noleggiatori. In quest’ultimo ambito stanno crescendo anche i fenomeni di appropriazione indebita, per cui le macchine edili noleggiate, anche di una certa importanza che non vengono riconsegnate alle scadenze dei contratti o di cui si perdono le tracce. Altra peculiarità di sottrazione indebita che colpisce specificatamente i noleggiatori è quella della sostituzione di parti relativamente nuove con attrezzi maggiormente usurati alla riconsegna del mezzo.
La destinazione finale delle macchine rubate è multipla, soprattutto per i macchinari che valgono tra gli 80 e i 300 mila euro. Fino a qualche anno fa, i mezzi da cantiere venivano soprattutto rubati e portati all’estero per essere rivenduti . Il trend più recente invece vede i mezzi rubati smontati e rivenduti illegalmente a pezzi. Soprattutto i mezzi più grandi vengono smembrati per favorire il mercato delle componenti elettroniche e dei chip, parti attualmente difficili da reperire e dunque appetibili per i criminali. A testimoniarlo sono anche le diverse centrali di smontaggio scoperte nelle operazioni condotte dalla Forze dell’Ordine, dove i mezzi vengono custoditi prima di essere smembrati
Di pari passo con i furti, negli ultimi è cresciuta anche l’attenzione di imprenditori edili e noleggiatori verso gli strumenti che permettono di tutelare i propri mezzi. Tutti i sistemi di protezione “tradizionali” hanno fatto il loro tempo divenendo annullabili anche dai ladri meno esperti. Ci riferiamo alla prassi di staccare componenti non facilmente individuabili dal ladro come i fusibili o di utilizzare la cosiddetta catena allarmata applicata sul mezzo, che si attiva quando viene tagliata o piegata grazie ad un sensore integrato e la cui centralina può essere collegata ad un allarme sonoro. Alcuni proprietari di macchine movimento terra utilizzano anche antifurti meccanici che bloccano l’impianto frenante o la frizione che, però, risultano inefficaci se il mezzo viene sollevato o trainato dai ladri. Stesso dicasi per il block-shaft, che blocca le ruote anteriori dei mezzi gommati rendendo difficile il traino ma non il sollevamento. Poco efficace anche la successiva generazione di antifurti elettronici più sofisticati (e costosi) che agendo sulla centralina impediscono l’avvio del mezzo se non viene inserito un codice di sicurezza.
I noleggiatori di macchine movimento terra hanno dimostrato una maggiore propensione verso le soluzioni in grado di aggiornare e migliorare gli antifurti satellitari. Si dimostrano particolarmente efficaci i sistemi che utilizzano la doppia tecnologia GPS/GSM e Radiofrequenza, in grado di aumentare sensibilmente le possibilità di recupero del mezzo. Le soluzioni più recenti dedicate garantiscono maggiore sicurezza e protezione grazie all’azione congiunta di diversi fattori, come i dispositivi installati a bordo delle macchine, che essendo dotati di tecnologia in radio-frequenza non schermabile sono in grado di rilevare i veicoli anche in luoghi in cui gli altri sistemi sono meno efficaci. Fondamentale poi l’intervento delle centrali dedicate, sempre operative e al servizio del cliente, ma soprattutto collaboranti con le autorità competenti nelle attività di localizzazione, recupero e restituzione del veicolo al legittimo proprietario. A questo si aggiungono anche le soluzioni telematiche presenti sul mercato, che consentono di rendere ancora più efficace e rapido l’intervento prima che il veicolo venga smontato e se ne perdano definitivamente le tracce. Parallelamente, i produttori di queste tecnologie antifurto stanno studiando l’utilizzo di appositi tag da applicare su accessori e parti mobili, così da tenere sempre sotto controllo la tutela di molte delle componenti dei mezzi, incluse le dotazioni originali, avendo al contempo informazioni aggiornate in tempo reale sul loro stato d’uso.